In epoca di “ripresa e resilienza” l’interdittiva antimafia è stata mitigata. Perché?

Articolo pubblicato il 29 dicembre 2021 su Altreconomia
di David Gentili e Ilaria Ramoni

Due novità introdotte per decreto nel “Codice antimafia” vorrebbero tutelare le aziende in merito ai provvedimenti preventivi adottati dalle prefetture. Il rischio è però di agevolare realtà contigue alla criminalità organizzata.

Contraddittorio nel procedimento e prevenzione collaborativa. Sono le principali novità che introdotte nel “Codice antimafia” a seguito della pubblicazione del decreto legge “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale, 6 novembre del 2021). Ora tocca al Parlamento convertirlo in legge.
Novità non di poco conto, desiderate dalla DIA (leggi intervista a Vallone ne Lavialibera), e accolte positivamente da Federico Cafiero de Raho e Raffaele Cantone, che, a parere di chi scrive, rischiano però di rendere meno efficaci le informative antimafia. O meglio, ne potrebbero depotenziare l’effetto deflagrante, improvviso e immediatamente efficace che fino al 6 novembre scorso possedevano. Ora dovranno essere definitivamente convertite in legge dai due rami del Parlamento.

La ‘ndrangheta in Lombarda, intimidazioni e rapporti con la politica: cosa emerge dall’inchiesta Cavalli di Razza

articolo pubblicato il 16 dicembre 2021 su StampoAntimafioso
di David Gentili e Ilaria Ramoni

La notizia che il clan Piromalli-Molè, radicato in Calabria, in Toscana e in Lombardia sia stato sgominato, viene bruciata in 20 righe sui quotidiani o in pochi secondi nelle edizioni locali del mattino del 16 novembre. Forse le 1418 pagine spaventano. È vero anche che alcuni arresti, per altri reati, erano già stati compiuti nel 2019. Pare proprio, però, che la mafia interessi molto meno di 10 anni fa.
Eppure ciò che emerge dall’Ordinanza di Custodia Cautelare, generata dall’inchiesta Cavalli di Razza, è di grande valore. Non manca nulla degli ingredienti tipici della ‘ndrangheta Lombarda: le intimidazioni; il rapporto con la politica locale; il riciclaggio nelle cooperative e nel ristorante rinomato; la presidenza della squadra di calcio e infine i reati fiscali, l’estorsione e la droga.
Vogliamo affrontare i primi due. Quelli più identificativi dell’associazione mafiosa: le intimidazioni e il rapporto con la politica.